Il prezzo dell’innocenza è l’impotenza!

23 Ottobre 2020
Gestione del tempo, Problem Solving, Produttività

Nelle puntate precedenti…

in un periodo di forte stress ho un’illuminazione in seguito alla domanda di un’amica

“Egiu ma tu quanto tempo dedichi a te stesso?”

Sono passati molti anni da quella chiaccherata e sarò eternamente grato alla cara amica che, probabilmente sfinita dalle mie continue lamentele, mi ha aiutato ad aprire gli occhi.

Quella semplice domanda scatenò in me un turbinio di emozioni!

Era un sacco di tempo che mi lamentavo di essere stressato e di svolgere un lavoro che non mi piaceva più, ma non avevo mai fatto nulla per risolvere il problema…

tutto ciò doveva terminare, SUBITO!!!

D’altronde:
“se non ho tempo per me, per chi o per cosa dovrei averlo?!”

Io avevo commesso un errore in cui quasi tutte le “persone in carriera” cascano:

-) Sovrastimavo la mia importanza verso l’esterno
-) Sottostimavo la mia importanza verso l’interno

Per metterla giù un po’ “terra-terra”:

Per quanto tu ricopra un ruolo importante nel tuo ambito, negli equilibri dell’universo non conti un caxxo!
Allo stesso tempo, anche se tu fossi l’ultima ruota del carro, sei comunque l’IMPERATORE ASSOLUTO del tuo di universo!

E’ così che è nato il primo pilastro del Metodo Olmetto ®

Ora, lascia che ti dica una cosa, Io comprendo benissimo il bisogno di sentirsi importanti.
E’ un bisogno universale e sono convinto che ognuno di noi lo abbia.

Il punto è che, se vuoi soddisfarlo veramente, renderti indispensabile nel tuo lavoro e passare 14 ore al giorno in ufficio, non lo è!

Ti faccio un esempio pratico così si capisce meglio.

Il mio cliente tipo è la linfa vitale del nostro Paese, il micro-imprenditore che dal nulla fonda un’azienda o si inventa un lavoro e, così facendo, fa girare l’economia e dà da mangiare a diverse famiglie.

Molto spesso lo sento pronunciare con orgoglio: “senza di me la baracca non va avanti”.

ATTENZIONE: Io amo queste persone, perché chiunque riesca a generare ricchezza in un Paese ingessato e burocratizzato come il nostro è un caxxo di eroe per me.

Detto questo, se ragioni che “senza di me la baracca non va avanti”, non dovresti sentirti importante, ma un coglione!

Perché è vero che se “senza di te la baracca non va avanti” ti senti importante.

Ma questo piccolissimo premio di GRATIFICAZIONE del tuo EGO lo stai pagando carissimo, con la condanna ad una vita di merda.

Perché parliamoci chiaro, una vita in cui deve lavorare anche quando sei malato o in ferie, in cui ti perdi le cose veramente importanti, come veder crescere i figli per esempio, non è poi sta gran vita, o sbaglio?

E non apro neanche il discorso del ricambio generazionale, perché una azienda che si basa sul fatto che servi tu per farla andare avanti, appena ti fai da parte va a rotoli, mi sembra scontato.

Ad ogni modo non divaghiamo e torniamo al punto, Io sono sicuro che ricopri un ruolo importante e hai delle responsabilità.

Magari hai una tua azienda, probabilmente hai una famiglia da mantenere.

Ma capisci che la tua prima responsabilità ce l’hai nei TUOI di confronti!

Questo significa che, se sei un imprenditore o un manager veramente capace, DEVI essere in grado di creare dei sistemi di lavoro per cui tu NON sei indispensabile, in modo che la ruota possa girare anche quando tu NON ci sei o non ci sarai più, mi segui?

E’ necessario far crescere i collaboratori, delegando tutto quello che è possibile delegare.

E ora fermati un attimo a pensare, cosa non potrai mai delegare agli altri?

Tutto quello che ha a che vedere con “te stesso”…non è che puoi dire a Mario di smettere di fumare al tuo posto!

Te la immagini la scena?

“Anna per favore, fai un po’ di yoga al posto mio che ho un gran mal di schiena?”

Nell’articolo di ieri hai visto la prima chiave per risolvere i problemi, oggi ti propongo la seconda e, per farlo, rubo una frase al Coaching Ontologico:

“il prezzo dell’innocenza è l’impotenza“

Io non so a te, ma a me l’idea di essere impotente fa rabbrividire