La favola del Principe NON HO TEMPO e della sua Principessa VITA INFELICE
Quando ho portato le Mappe Mentali nel mondo del lavoro in Italia ho creato una newsletter di oltre 70 mail piene di contenuti educativi, vuoi sapere come esordiva la seconda mail che riceveva chi scaricava l’eBook Gratuito?
Hai iniziato a creare le tue prime Mappe Mentali?
Se stai pensando:
“ancora no, appena trovo un attimo di tempo lo faccio”
ho per te una bruttissima notizia:
l’attimo di tempo NON lo troverai mai!
Mica passeggi per la strada e:
“toh, và che culo, ho trovato un’oretta sotto un mattone”.
Questa cosa te la posso dire con assoluta certezza perché c’è stato un periodo della mia vita in cui anche io ragionavo così e infatti non avevo mai tempo per niente!
Avrei voluto vedere di più la mia ragazza, MA NON TROVAVO IL TEMPO…
Avrei voluto continuare a giocare a basket, MA NON TROVAVO IL TEMPO…
Avrei voluto fare qualche serata a far baldoria con gli amici, MA NON TROVAVO IL TEMPO…..
Avrei voluto realizzare il mio sogno che stava nel cassetto da troppo tempo, MA NON TROVAVO IL TEMPO…
In quel periodo fumavo quasi un pacchetto di sigarette al giorno, mangiavo da schifo e pesavo 10 chili in più rispetto ad ora che sono meno gggiovine di una ventina d’anni!
Per uno che all’Università non passava una serata a casa manco morto avere la vita sociale di un eschimese era decisamente deprimente.
Sai com’è finita?
La mia relazione sentimentale è andata a farsi fottere e il mio sogno è rimasto chiuso ancora a lungo in quel cassetto!!!
Un giorno però tutto ciò “ha iniziato a finire”?
Avevo organizzato un aperitivo con i vecchi amici dell’Università che non vedevo più da un secolo.
Era un venerdì per essere sicuro di poter “fare serata” senza troppi sensi di colpa.
Ricordo che quel giorno era insolitamente sorridente perché non vedevo l’ora di rivedere quelle persone con cui avevo passato così tanti bei momenti.
Solo che, proprio quando stavo per uscire dall’ufficio squilla il cellulare, il solito collega testa di caxxo mi scarica l’ennesima urgenza del venerdì sera.
Se mi conosci adesso sai quanto sono ZEN, eppure quando ripenso a quell’idiota mi sale ancora il nazismo.
Morale della favola, quella sera invece di uscire dall’ufficio alle 18,30, sono uscito che erano quasi le 21, quando sono arrivato al locale era già tutto quasi che bello e finito.
“Sono in ritardo di 2 ore e mezza ad un aperitivo che ho organizzato io, mamma che nervoso!”
Per fortuna, tra i pochissimi reduci, c’era una mia cara amica con la quale avevo frequentato il corso di russo.
Era una persona con cui ho sempre avuto una grande sintonia, quindi mi sembrava naturale iniziare a sfogarmi…
“e non ce la faccio più, e il lavoro mi fa schifo, e gli orari sono assurdi, e Tizio è un vero coglione e mi tocca lavorare il doppio per riparare alle sue caxxate che combina, e sono troppo stressato, e così non si può più andare avanti…”
bla bla bla…
fino a quando lei mi interrompe e mi chiede a bruciapelo:
“Egiu, ma tu quanto tempo dedichi a te stesso?”
Se mi avesse tirato uno sberlone mi avrebbe scioccato di meno…
Sto per difendermi nell’unico modo che conosco:
“eh ma dove lo trovo il tempo? ho troppe cose da fare”.
Ma mi fermo ancora prima di emettere una sola parola!
Mi rendo conto immediatamente che sto per dire una grande caxxata, quindi faccio la cosa più intelligente:
rimango in silenzio a pensare a quello che mi ha detto.
Nella vita di ogni persona ci sono dei momenti decisivi, attimi che influenzano il tuo futuro in positivo o in negativo.
Hai presente quando ti si accende la lampadina?
Ecco, per me quello è stato uno di quei momenti, la luce che illuminava una galleria buia.
La cosa divertente è che nel mondo della crescita personale si insiste molto su concetti come autostima, empowerment, pensare ai successi avuti nella vita, etc. etc.
Tutta roba che comprendo benissimo e che in parte condivido anche.
Ma per me la fase della risoluzione di un problema inizia sempre con un momento in cui mi sento un vero coglione!
“Come diavolo ho fatto a ridurmi così?
Come ho potuto accettare che fosse normale non avere tempo per me stesso?
E se non ho tempo per me (che in fin dei conti sono il protagonista assoluto della mia vita), per chi o cosa dovrei averlo?
Caxxo Egiu, sei stato un vero idiota, ma adesso si cambia musica!”
Step n° 1 nel Problem Solving:
ACCETTARE di avere un problema (CONSAPEVOLEZZA)
Magari capita anche a te di cadere nella trappola del:
“appena TROVO il tempo faccio X e Y…”!
Quando succede fai suonare l’allarme!
Fai suonare l’allarme questo schema mentale è DISFUNZIONALE, quasi sicuramente rimanderai all’infinito quell’attività e passerai la tua vita spegnendo un incendio dopo l’altro, appena risolta un’urgenza te ne capiterà subito un’altra.
Comprendere e riuscire a implementare questo semplice concetto nella tua vita, farà una differenza enorme, non solo sul lavoro ma anche nella tua vita privata.
Se non l’hai già fatto:
SCARICA L’EBOOK GRATUITO E ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Pace, Bene e Trigu Meda
Eugenio
PS: ti è piaciuto l’articolo?
allora condivido sui social, grazzzzie 🙂
Bravissimo a spiegare, ma come su scarica l’ebook , bon ci riesco
[…] Nelle puntate precedenti…in un periodo di forte stress ho un’illuminazione in seguito alla domanda di un’amica“Egiu ma tu quanto tempo dedichi a te stesso?”Sono passati molti anni da quella chiaccherata e sarò eternamente grato alla cara amica che, probabilmente sfinita dalle mie continue lamentele, mi ha aiutato ad aprire gli occhi.Quella semplice domanda scatenò in me un turbinio di emozioni!Era un sacco di tempo che mi lamentavo di essere stressato e di svolgere un lavoro che non mi piaceva più, ma non avevo mai fatto nulla per risolvere il problema…tutto ciò doveva terminare, SUBITO!!!D’altronde:“se non ho tempo per me, per… Leggi il resto »
[…] ma tu quanto tempo dedichi a te stesso?” (trovi l’articolo in cui ne parlo qui: La favola del principe “non ho tempo” e della sua principessa vita infelice)Boom, in un secondo avevo realizzato che, se non mi fossi messo al centro, avrei vissuto una vita […]