Vuoi anche tu imparare a non arrabbiarti mai?
Sto partecipando al percorso di Certificazione in Intelligenza Emotiva e stiamo svolgendo un esercizio di gruppo.
Davanti a me c’è un tizio vestito da pinguino, è molto teso ed in evidente imbarazzo a parlare dei suoi problemi e di quello che prova.
Cerco di spegnere la vocina del giudizio ma sento pena per lui, mi arriva la sofferenza e la tensione che prova. Vorrei dirgli di lasciarsi andare, sembra che abbia una scopa infilata nel didietro da quanto è rigido e teso.
Il tizio ci parla dei rapporti burrascosi che ha con la sua ex-moglie e a un certo punto dice,
“quando siamo davanti agli avvocati e lei avanza le sue richieste vorrei sopprimere la mia rabbia”.
Mentre parla non riesco a fare a meno di pensare che non abbia capito un caxxo di quello che ci hanno insegnato nei giorni precedenti.
Cerco di dargli il mio feedback nel modo più sereno ed empatico possibile, so che non è esattamente il mio forte dare feedback “delicati” ma ci provo lo stesso.
Guarda, capisco che sei addolorato e arrabbiato ma credo che ci sia un errore di fondo nel tuo ragionamento.
NON SI POSSONO SOPPRIMERE LE EMOZIONI!
E’ un errore comune quello di pensare che bisogna imparare a non farci coinvolgere emotivamente da quello che succede, in questo modo saremo più efficaci e razionali.
Ma non funziona così, non siamo come il Vulcaniano Spock di Star Trek, siamo essere umani che hanno bisogno delle proprie emozioni.
Il problema non è l’emozione che proviamo, ma il fatto che non siamo in grado di navigarla e di sfruttarla a nostro vantaggio.
Pensare di sopprimere le emozioni non solo è impossibile, ma è anche deleterio, perché ci porta a trascurare il messaggio che queste emozioni in realtà ci stanno portando.
Ora, senza entrare in spiegazioni troppo tecniche, voglio che tu che stai leggendo questo articolo fissi nella mente un paio di concetti fondamentali che ti aiuteranno a sfruttare le tue emozioni invece che ad esserne sequestrato.
1) Le emozioni esistono, non puoi sopprimerle!
Hai presente quando sei incaxxato come una iena e qualcuno ti dice di stare calmo?
“Dai non arrabbiarti che non ne vale la pena”
Che effetto sortisce? Che come per magia ti tranquillizzi?
Oppure che ti arrabbi ancora di più?
Ecco, voler sopprimere le emozioni è come dire ad uno che si è appena tagliato di smettere di sanguinare, non funziona così! (Se hai dei figli cerca di ricordatelo la prossima volta che ti viene la tentazione di sminuire una sua emozione).
Le emozioni sono una risposta fisiologica ad un evento, quindi non puoi semplicemente sopprimerle.
Puoi navigarle, puoi imparare a non venire sequestrato da esse, puoi gestire gli stati d’animo che esse comportano, ma di certo non puoi evitare di spaventarti se un camion ti arriva addosso, non puoi evitare di sentirti triste se ti muore una persona cara o evitare di arrabbiarti se qualcuno ti ostacola nel perseguimento di un tuo obiettivo.
La cosa fondamentale è imparare a gestire i comportamenti DISFUNZIONALI che derivano dalle emozioni, eliminando quelli che non ti stanno bene, non cercare di non provare proprio quell’emozione.
2) Le emozioni ci servono!
Ogni emozione ha un ruolo fondamentale e ci aiuta a connetterci con i nostri bisogni.
Ci dice se siamo soddisfatti o insoddisfatti in relazione ad un determinato evento o ad un aspetto della nostra vita!
Sono una risorsa fondamentale per noi e non è che se cerchi di nasconderle queste scompaiono come per magia!
Ripeto, le emozioni sono INFORMAZIONI fondamentali di cui abbiamo bisogno per prendere decisioni intelligenti, ignorarle significa voler risolvere un’equazione senza tener conto di tutte le incognite, non è semplicemente possibile.
L’errore è quello di vedere le emozioni come positive o negative, ma questa è una gran caxxata (avvallata purtroppo da un certo tipo di formazione motivazionale).
Certo, ci sono emozioni piacevoli e ci sono emozioni spiacevoli.
Oppure un’emozione può essere FUNZIONALE al raggiungimento di un obiettivo oppure non esserlo.
Ma non esistono emozioni negative o positive.
La rabbia può indurti a dare un pugno ad un persona, ma può anche darti una gran voglia di dimostrare a chi non credeva in te che ce la farai.
La tristezza può portarti ad affogare i tuoi dispiaceri in una bottiglia, ma può anche portarti a scrivere una canzone d’amore bellissima.
La gioia può portarti a compiere dei gesti nobilissimi come fare una donazione, ma può anche impedirti di vedere dei potenziali problemi in un progetto che potrebbero mandarti in rovina.
Mi segui?
Riesci a capire cosa intendo?
Il 19 ottobre inizierò per i miei studenti un percorso sull’Intelligenza Emotiva.
E’ un percorso articolato che ho suddiviso in 3 fasi e che spiego nel video di presentazione qui sotto
La qualità della tua vita, i Risultati della tua azienda dipendono dalla tua Intelligenza Emotiva.
Se ti stai chiedendo perché dovresti impelagarti in un percorso per migliorare la tua intelligenza emotiva (e quella dei tuoi collaboratori), questa mi sembra una ragione più che valida, non trovi?
Alla tua Intelligenza Emotiva
Pace, Bene e Trigu Meda
Eugenio
PS: Sei appena capita sul mio blog e non hai la più pallida idea di chi io sia?
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