Guarda Oltre!
Sono a Palma de Mallorca con gli amici di una vita, il Principe e il Saggio.
Sento che anche questo viaggio, come quello del Messico, sarà speciale per me.
Siamo arrivati il giorno precedente, adesso pronti per andare a spiaggiarci e a smaltire la serata di bagordi.
Saliamo in macchina e il Principe fa, “ah raga, ieri sera il Bamba mi ha detto che oggi viene anche lui e che ci porta in un posto super figo”.
Io non è che faccia salti di gioia.
Un po’ perché mi farebbe piacere stare per i caxxi nostri, un po’ perché a pelle il Bamba mi sta sui cojoni, mi sembra uno di quei 50enni che è rimasto un ragazzino viziato.
Ma il Principe è suo amico, si è impegnato con lui e quindi si va a prenderlo.
Arriviamo sotto casa sua e il tizio non scende, già mi girano le palle ad aspettare i ritardatari, se poi non è manco uno che mi sta simpatico…
Dopo un quarto d’ora abbondante finalmente arriva, manco il tempo di salire in macchina e, con fare perentorio, ci dice che dobbiamo passare da suo figlio perché gli deve portare una cosa.
“Ma sto scemo ci ha preso per i suoi autisti?” penso. Il vorticare di zebedei aumenta.
Partiamo con oltre un’ora di ritardo ma il Bamba ci fa una promessa solenne: “vi porto in un posto che così bello non lo avete mai visto”.
La tentazione di giocarmi la carta dell’orgoglio Sardo è forte, “Uè stordito, ma lo sai che io vado alla Maddalena da quando ero un pischello?”
Ma mi trattengo e mi limito a chiedergli se lì avremmo potuto mangiare qualcosa di sano, un’insalata o del pesce visto che stavo cercando di tenermi in forma.
“Si si tranquilli” risponde lui, lì c’è un ristorantino.
Mentre andiamo penso al modo migliore per dire al Principe di evitare di invitare gente alla caxxo che poi ci rovina la giornata, madò che fastidio quelli che non si sanno regolare e si approfittano della disponibilità altrui!
Durante il viaggio sono abbastanza incazzato…ma quando arrivo sul posto, inizio letteralmente a schiumare di rabbia.
Il posto che ”così bello non lo avete mai visto” fa più cagare della spiaggia che alla Maddalena è riservata ai cani (e la mia cagnolotta lì non ce la porto perché fa troppo cagare).
“Si si tranquilli c’è un ristorantino” è un caxxo di chiosco fatiscente che vende giusto patatine, panini stopposi e brioche rancide.
Vabbè, consoliamoci con un tuffetto…mi lancio dal pontile ed esco immediatamente perché mi sento pizzicare, porca la bagassa manna direbbero nella terra dei miei avi, è pieno di meduse.
Sono sul piede di guerra e mi dirigo deciso ad infamare il Principe e il suo amico:
“ma dove cazzo ci hai portato scemodimmerda? Un’ora di macchina per venire in sto posto? E il ristorantino sarebbe quel chiosco gestito da quel fattone?”
Per fortuna i due sono già collassati a dormire all’ombra.
Resisto alla tentazione di svegliarli e decido di rimandare a quando apriranno gli occhi.
Mi lamento un po’ col Saggio che, come al solito, porta serenità. Fumiamo un barnello e mi metto a fare un po’ di juggling con le nuove palle che mi hanno regalato per il mio compleanno. Fare juggling è una cosa che mi rilassa e mi diverte.
A livello razionale so che non ha senso rimanere arrabbiato, ma a livello emotivo lasciar andare la rabbia è un po’ più complicato di così.
Quindi decido di provare a rilassarmi un attimo, mi siedo davanti al mare, incrocio le gambe tipo posizione yoga, chiudo gli occhi e inizio a cercare di lasciar andare l’incazzatura.
Nonostante mi sforzi, all’inizio non faccio altro che continuare a pensare e ripensare alla mattinata, a tutte le cose che non mi sono piaciute, poi finalmente inizia la conversazione con il mio IO DIVINO:
“dai pisquano lascia andare, a cosa ti serve rimanere incazzato?”
IO PIRLA: “Eh ma non è giusto, ma perché il Principe ha voluto invitare sto scemo che ci ha rovinato la giornata?”.
IO DIVINO: “Uèèè, uèèè, prova a ripeterlo senza frignare adesso”.
IO PIRLA: “Vabbè però…”
IO DIVINO: “Vabbè niente gioppino che non sei altro. Ripeto, a cosa ti serve rimanere incazzato ADESSO?”
Provo a fare resistenza ancora un po’ ma il mio IO DIVINO continua a mandarmi lo stesso messaggio:
GUARDA OLTRE…
GUARDA OLTRE…
GUARDA OLTRE…
Mi concentro sulla respirazione e sul suono del mare.
Come l’onda che si spegne a riva e poi riparte, inspiro serenità, butto fuori l’incazzatura.
Inspiro gioia, butto fuori il risentimento.
Inspiro amore e accettazione, butto fuori il giudizio e il desiderio di lamentarmi.
Ok, ho capito, ho capito.
Sono qui al mare, sono con i miei amici, sono in salute, abbiamo anche un po’ di fresca da ballare come direbbero a Milano…sta a me decidere se è meglio pensare a divertirmi o se continuare a sprecare la giornata rimanendo arrabbiato.
Decido di ascoltare il suggerimento, d’altronde ho imparato a fidarmi del mio IO DIVINO.
GUARDO OLTRE, non dirò e farò niente per lamentarmi della giornata con i ragazzi, sono in pace con me stesso e ho tutte le ragioni per essere felice…apro gli occhi e questo è quello che vedo.

Mi scappa un sorriso e il mio cuore si riempie di gratitudine.
Io: “Principe (che nel frattempo si è svegliato dalla pennica), fammi un favore che sei un fotografo della Madonna, fai una foto e me la mandi che ho appena avuto un’illuminazione?”
Principe: “Va bene Egiu, dove?”
Io: “A quella faccia, la vedi?”
Principe: “No, aspè…ah caxxo che figata”
Saggio (ghinando, rivolto al Principe): “Oh, te l’avevo detto che appena apriva gli occhi avrebbe visto qualcosa”
Bamba: “ma lo sai che io sono 12 anni che vengo qui e non l’avevo mai notata? Minkia ti assomiglia pure”

Io (sorridendo verso quello che solo un’ora prima volevo strozzare): “grazie Bamba per avermi portato in questo posto”
Conclusioni
Il 4° pilastro del Metodo Olmetto “Guarda avanti, non indietro” è nato in quel preciso istante.
Troppo spesso ci focalizziamo sul passato e ci dimentichiamo di vivere il presente e che solo vivendo il presente si può costruire il futuro che desideriamo.
Certo, il passato fa parte di noi e può sicuramente insegnarci delle cose, ma vivere nel passato è deleterio perché innesca una moltitudine di circoli viziosi.
Per esempio puoi convincerti che:
- siccome non sei riuscito a fare una cosa nel tuo passato, allora non riuscirai a farla MAI
- siccome sei caduto in un errore in passato, allora sei destinato a ripeterlo all’infinito, perché tu SEI così
- siccome è successa una cosa nel passato che ti ha fatto soffrire, allora non potrai mai essere felice
- Etc. etc…
Niente di più falso!
Non importa che tu non sia riuscito a fare qualcosa in passato, significa che hai bisogno di imparare ancora qualcosa per riuscirci in futuro.
E il fatto che tu sia caduto ripetutamente in un errore in passato, non significa che tu sia costretto a ripeterlo all’infinito! Qualsiasi abitudine, anche la più malsana, si può abbandonare se sei sufficientemente motivato e focalizzato.
E sul rimanere ancorati a stati d’animo che ci rovinano la vita ne vogliamo parlare? Serve davvero farsi mangiare il fegato dal risentimento? O vivere prigionieri del senso di colpa?
Il passato è importante naturalmente, parla di chi siamo e di cosa abbiamo fatto, ma non lo puoi cambiare e quindi, tanto vale lasciarlo andare.
Troppo spesso ci dimentichiamo di vivere il presente e di concentrarci su quanto di buono e bello abbiamo perché siamo schiavi di un pensiero che ci lega a qualcosa che è successo in passato.
Impara dal passato, vivi CON GIOIA il presente e costruisci il futuro che desideri
Ai Circoli Virtuosi
EU
Da principino quale sono, posso solo dirti che ti voglio bene e che questa storia che conosco benissimo, la adoro e la racconterò di sicuro ai miei nipotini. 🥰
sto cercando l’icona del cuore 🙂
ti voglio bene anche io hermano