Diventa un Problem Solver
Alùra Lelito,
oggi ti parlo della competenza più importante: sua maestà il Problem Solving.
La tua capacità di risolvere problemi infatti determina la qualità di vita che hai.
Se sei un Problem Solver avrai una vita soddisfacente e appagante, altrimenti ti attacchi al fringuello e tiri.
E’ sempre stato così ma direi che di questi tempi è un concetto ancora più valido, ai miei tempi infatti si procedeva molto più lentamente di adesso.
Prima che mi dai del boomer, non sto dicendo che “prima si stava meglio” ed era tutto più bello, anzi.
Sto solo dicendo che adesso tutto procede molto più velocemente, viviamo nel mondo della ricompensa immediata e questo aumenta e di molto la competitività.
Quando ero un giovine ragazzo in piena tempesta ormonale come te, se conoscevo una ragazzina con la quale mi sarebbe piaciuto fare il “passaggio di proprietà” (come li chiama Nonno Vince), dovevo chiedere il numero di telefono, chiamare a casa superando la barriera dei genitori, sperare che potesse uscire il sabato e alla fine di tutto sto sbattimento, se tutto andava liscio, ricevevo l’agognato premio.
Adesso ti scambi il profilo Instagram e il più e fatto.
Questo ragionamento è valido praticamente in tutti gli ambiti e questo significa che la società in cui sei cresciuto tu è molto più frenetica e competitiva rispetto a quella in cui sono cresciuto io, per questo dico che oggi è ancora più importante essere un Problem Solver.
Se da grande vorrai fare l’imprenditore, devi essere consapevole che l’imprenditore altro non è che un uomo che risolve problemi da mattina a sera.
Ma anche se farai il dipendente ti servirà questa competenza, non a caso la skill richiesta è: “attitudine al Problem Solving”, mica “si cerca personale che si arrenda alla prima difficoltà e non sappia dove sbattere la testa quando ci sono situazioni da risolvere”.
E qui c’è un paradosso: nessuna azienda fa seguire ai propri dipendenti percorsi specifici di formazione sull’argomento.
Fanno di tutto, dal giro di canoa per fare Team Building, ai giuochi con i Lego per imparare il Project Management, ai corsi di vendita professionale…alcune aziende fanno seguire percorsi di Coaching per i loro quadri manageriali!
Tutte cose utilissime per carità, ma il Problem Solving che sarebbe così importante e richiesto?
Nisba, Nada, Nothing, Nudda, Niente di Niente.
E in questo caso non è neanche colpa degli HR (le famose risorse spesso DISumane su cui ho avuto parecchio da ridire in passato), perché la verità è che percorsi del genere non esistono (o meglio non esistevano prima che io creassi il Metodo Olmetto®…ma non è ancora il momento di fare il bauscia milanese 🙂 ).
Per la precisione esiste qualche corsetto di 3 o 4 giorni in cui si parla in maniera generica di Problem Solving, ma è tutta roba che nasce dal mondo della produzione e che ti insegna alcune tecniche (“i 5 perché”, “il diagramma di Ishigawa” etc. etc.) per fare l’analisi delle cause del problema e poi andare alla ricerca delle soluzioni.
Sono cose che vanno benone se si rompe un pezzo della macchina per carità, ma del tutto inutili quando si parla di problemi personali.
Perché capisci che il pistone che non regge la pressione è un problema diverso rispetto al conflitto che hai con il tuo capo o tua moglie?
E questo per una ragione molto semplice, c’è una variabile inesistente nel primo caso e dominante nel secondo: LE NOSTRE EMOZIONI.
E indovina come recita il secondo Pilastro del Metodo Olmetto®?
Le emozioni esistono, SFRUTTALE!
Ma di questo ti parlerò in un’altra occasione
Ai Circoli Virtuosi
EU
PS: se hai letto fin qui la “Lele Lettera” e vuoi saperne di più sul Metodo Olmetto®, hai due modi, uno gratuito l’altro quasi.
- iscriviti alla Newsletter. Se non mi conosci è il modo migliore per saperne di più su di me e su cosa faccio
- sfrutta l’estate per studiare il primo mese ad un prezzo simbolico (49€ iva inclusa)
E’ un percorso pratico in cui nel primo mese affronterai e risolverai un problema enorme per chi lavora molto e vuole trovare una soluzione, quella della Gestione del Tempo (e dello Stress che ne deriva).
Il motivo per cui il periodo di iscrizione minima è di un mese è che il Problem Solving:
– non è una competenza che puoi acquisire in 3 o 4 giorni
– non è una cosa che puoi imparare senza studiare e appicarti
– non è una cosa che funziona se non la metti in pratica nella tua realtà
Lascia una recensione